ASSOCIAZIONE LE ALI DELLA SPERANZA

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FISIOTERAPIA

 

 

La fisioterapia svolge un ruolo cruciale nella gestione dei pazienti con Ehlers-Danlos, poiché mira a migliorare la funzionalità e la qualità della vita, riducendo i sintomi e prevenendo complicanze a lungo termine. La sindrome di Ehlers-Danlos può causare una significativa instabilità delle articolazioni e causare lesioni, se stai cercando di combattere questa instabilità ed evitare lesioni, nonostante ci sono molti miti che la circondano, la fisioterapia può esserti di grande aiuto, rafforzando i muscoli attorno alle articolazioni, puoi ridurre i sintomi.

 

Le persone con SED hanno una ridotta tolleranza all'esercizio, in parte perché l'esercizio provoca spesso un aumento del dolore. Le persone sono quindi meno attive e, di conseguenza, hanno una forza e una capacità aerobica ridotte. L'ipermobilità nei bambini può anche presentarsi come sindrome del "bambino floscio". Sia i bambini che gli adulti con SED tendono ad essere meno coordinati, hanno una ridotta consapevolezza del corpo e l'equilibrio e tendono a riferire di sentirsi goffi e cadere più spesso rispetto agli individui sani. Nei bambini, la diminuzione del controllo motorio può portare a un ritardo dello sviluppo, compreso l'apprendimento a camminare in età avanzata. Allo stesso modo, la diminuzione del controllo motorio fine può causare difficoltà con la scrittura a mano. I fisioterapisti dovrebbero istruire le persone su come proteggere le articolazioni e gestire i sintomi

 

Quando un fisioterapista ha davanti un paziente con sindrome di Ehlers-Danlos (SED), è fondamentale considerare una serie di aspetti specifici relativi alla condizione del paziente. Poiché la SED è una malattia genetica del tessuto connettivo che può comportare ipermobilità articolare, fragilità dei tessuti, ridotta capacità di carico, maggior rischio di traumi/infortuni/infiammazioni, maggior tempo di recupero delle forze post esercizio e progressi molto lenti, il fisioterapista deve adottare un approccio personalizzato e sensibile per garantire il miglioramento della funzionalità e della qualità della vita del paziente, minimizzando il rischio di lesioni. Di seguito sono elencati alcuni punti chiave che un fisioterapista dovrebbe tenere in considerazione:

1. Valutazione approfondita: Il fisioterapista deve eseguire una valutazione completa del paziente, prendendo in considerazione la storia medica, i sintomi, i problemi muscoloscheletrici, il livello di mobilità articolare e altre condizioni mediche concomitanti.

2. Conoscenza della SED: Il fisioterapista dovrebbe essere ben informato sulla sindrome di Ehlers-Danlos, comprese le sue manifestazioni cliniche e le implicazioni per la terapia fisica. La comprensione della patologia è fondamentale per fornire un trattamento sicuro ed efficace.

3. Adattamento del trattamento: La terapia fisica dovrebbe essere personalizzata per le esigenze specifiche del paziente, tenendo conto del tipo di SED, della gravità dei sintomi, dell'età e di altri fattori individuali.

4. Evitare l'iperestensione: A causa dell'iperelasticità dei tessuti, il fisioterapista deve prestare particolare attenzione a evitare l'iperestensione delle articolazioni durante gli esercizi e le attività fisiche. L'eccessiva flessione o l'estensione possono portare a lesioni articolari o dislocazioni.

5. Flessibilità controllata: Sebbene l'iperflessibilità sia comune nella SED, il fisioterapista deve enfatizzare l'importanza di una flessibilità controllata per evitare lesioni e migliorare la stabilità.

6. Educazione del paziente: Il paziente deve essere educato riguardo alla sua condizione, comprensione dei fattori di rischio e delle misure di sicurezza per prevenire infortuni o lesioni. Questa educazione aiuta anche il paziente a gestire la propria condizione in modo più consapevole.

7. Utilizzo di supporti e ortesi: Il fisioterapista può valutare la necessità di supporti come tutori, ortesi o bendaggi per fornire maggiore stabilità alle articolazioni deboli.

8. Monitoraggio e aggiornamenti regolari: Data la natura cronica della SED, il trattamento fisioterapico dovrebbe essere rivisto regolarmente e aggiornato in base all'evoluzione della condizione del paziente.

9. Approccio multidisciplinare: Il fisioterapista può lavorare a stretto contatto con altri professionisti sanitari, come reumatologi, genetisti e terapisti occupazionali, per garantire un'assistenza completa e ben coordinata.

 

La fisioterapia può essere adattata per affrontare specifici problemi presenti nel paziente e può includere diverse tecniche e approcci: Terapia manuale, tecnica di energia muscolare, rilascio miofasciale, tecnica di Mulligan, tecnica di McConnell taping, terapia cranio sacrale, terapia viscerale, Rinforzo del Core, esercizi di rinforzo manuale, Istruzione posturale e biomeccanica, Il metodo Feldenkrais, la tecnica Alexander e il protocollo Muldowney.

 

È importante sottolineare che la fisioterapia non può curare la SED, ma può aiutare a migliorare la qualità della vita e ridurre le complicanze associate alla condizione. La terapia dovrebbe essere adattata e personalizzata per ciascun paziente in base ai sintomi e alle esigenze individuali, quindi è fondamentale lavorare a stretto contatto con un fisioterapista esperto che abbia familiarità con la sindrome di Ehlers-Danlos.

 

 

 Per ulteriori approfondimenti sul metodo Feldenkrais:

 

 Per ulteriori approfondimenti sulla Tecnica Alexander: 

 

Per ulteriori approfondimenti sul protocollo Muldowney: 

 

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